Episodio 238 – I nuovi inizi come ricominciare bene

Episodio 238 – I nuovi inizi come ricominciare bene

I nuovi inizi: come ricominciare bene? L’inizio dell’anno è spesso un tempo di buoni propositi e progetti. Ciò che è importante comprendere è che noi ripartiamo in ogni istante. Ci sono alcuni elementi molto utili e necessari che possiamo tenere in considerazione per ricominciare al meglio. Quali sono? 1) Conoscenza di sé. Possiamo partire con il chiederci: chi sono io oggi? Noi spesso ci conosciamo attraverso una categorizzazione fissa, una storia che ci raccontiamo; in realtà siamo in continuo cambiamento; la domanda utile da porsi è: chi sono io oggi? Chi siamo oggi possiamo saperlo solo se ci diamo il tempo di incontrare noi stessi: è necessario curare vita interiore e vita esteriore. Siamo abituati a stare sempre nell’esterno, nel fare, nel dire. In questo modo non sappiamo chi siamo, conosciamo al massimo le nostre compulsioni, ma non chi siamo davvero. La vita interiore invece vuol dire incontrare se stessi, riflettere su se stessi, guardare se stessi, auto-osservarsi. 2) Bisogni. Quali sono i miei bisogni? Sentire i bisogni è fondamentale per sapere quello che vogliamo. E questo serve a dare un indirizzo, una direzione a ciò che facciamo. Se non consociamo i nostri bisogni, non riusciremo ad essere in grado si soddisfarli. 3) Sogni e obiettivi. Quali sono i nostri obiettivi? È importante fissarsi degli obiettivi e cercare di raggiungerli. Cosa vogliamo davvero? Spesso non vediamo che abbiamo obiettivi poco chiari e apparentemente divergenti che dipendono da parti di noi diverse; spesso vediamo solo una parte. È necessario ascoltare tutte le parti e scegliere di mediare per decidere cosa fare, accontentando e rendendo gioiose tutte le parti di noi. È fondamentale scrivere i nostri obiettivi, gli obiettivi di tutte le parti. Quindi gestire le parti per creare accordo. Come? Dandosi un piccolo obiettivo concreto alla volta. 4) Il contributo. Come voglio contribuire? Il bisogno di contribuire è un bisogno che abbiamo tutti. Ognuno può fare la sua parte. Non bisogna pensare per forza alle cose in grande. Si tratta di contribuire nelle piccole cose, in ciò che possiamo e vogliamo mettere a servizio, a disposizione. Chiedersi anche di cosa ha bisogno l’altro. Il contributo nasce dal riconoscere e lasciar fluire i propri talenti. 5) Il perché. Qual è lo scopo? Perché lo faccio? Qual è la nostra motivazione? capire perché facciamo le cose vuol dire dare una direzione e un senso alla nostra vita. La mancanza di senso toglie il gusto a quello che facciamo. Quando arriviamo al perché arriviamo al senso, al significato.
Episodio 237 – Gestire la paura con il pensiero magico

Episodio 237 – Gestire la paura con il pensiero magico

La paura è un’emozione che ci accompagna spesso nella nostra vita. Ciascuno di noi trova le proprie strategie per poterla gestire nel migliore dei modi. Spesso però le strategie che utilizziamo sono infantili e peggiorano più che migliorare Una di queste strategie per gestire la paura è il pensiero magico. Attraverso il pensiero magico noi cerchiamo di andare oltre le nostre paure, ma lo facciamo in modo infantile. Difronte agli accadimenti della vita abbiamo la possibilità di comportarci seguendo due vie: quella adulta e quella bambina. Se scegliamo la via adulta, scegliamo fondamentalmente la via evoluta, la via dell’accettazione, scegliamo di vedere le cose per come sono. Scegliere la via del bambino vuol dire, invece, affidarsi al pensiero magico, ad una via fatta di pretese, illusioni e soluzioni facili. Il pensiero magico infatti è un pensiero infantile. Pensare, illudersi di eliminare la sofferenza dalla nostra vita la aumenta e la perpetua. Ognuno di noi utilizza il pensiero magico per esorcizzare le proprie paure, sperando in un intervento esterno, magico appunto, che risolva problemi, paure e sofferenza. Ma questo è impossibile. Opporsi alla sofferenza vuol dire in estrema sintesi opporsi alla vita stessa, alla possibilità di apprendere, di crescere ed evolvere attraverso le prove.
Episodio 236 – Gestire la paura di vivere

Episodio 236 – Gestire la paura di vivere

Gestire la paura di vivere La paura è l’ostacolo più grande che abbiamo alla VITA. Da dove nascono le paure? Che cosa è la vita? Qui trovi le informazioni per la nostra scuola: Relazioniamoci Academy https://www.relazioniamoci.it/academy/ Qui trovi il link alla lezione 130 del Sentiero: https://www.bibliotecadelsentiero.org/lez-130-trovare-la-vera-abbondanza-attraversando-la-paura.html Cosa è la vita? *La vita è fluire dinamico, non è qualcosa di statico, di fermo; la vita non si ferma mai. *La vita è impermanenza: tutto ha un decorso; ogni cosa nasce, cresce, muore; tutto è impermanente. *La vita è un’ incognita: non sappiamo il domani cosa ci porterà. *La vita è fuori dal nostro controllo: non possiamo controllare ogni cosa. Tutte queste caratteristiche fanno nascere in noi la paura, perché tutto questo spaventa. Fintanto che abbiamo paura attiriamo a noi proprio le situazioni di cui abbiamo paura. Perché l’unico modo che abbiamo in natura per superare una paura è affrontarla. Abbiamo bisogno di esperienze che vanifichino la paura. Il nostro inconscio ci mette avanti situazioni che ci consentano di affrontare la paura. La nostra mente è duale e divide sempre la realtà in due. Il bivio più grande che ci troviamo ad affrontare è il bivio tra desiderio e paura: cosa è che ci muove? Il desiderio che tende a qualcosa? O la paura che ci porta all’evitamento? Questo bivio cambia il nostro approccio alla vita, la nostra motivazione. Se agiamo per paura attiriamo a noi situazioni di un certo tipo proprio per superare la paura, per poter crescere ed evolvere.
Episodio 235 – La fatica e l’opportunità del cambiamento

Episodio 235 – La fatica e l’opportunità del cambiamento

Che relazione hai con il cambiamento? Di per sé, cambiamento non significa nulla. Siamo noi a dare un significato al cambiamento e in base a questi significati lo vivremo in un modo piuttosto che in un altro. Chi lo legge come un dramma, lo vivrà come un pericolo; chi lo vive come dono, coglie l’opportunità che c’è dietro al cambiamento. Il cambiamento è anche fatica e sta a noi attingere alle nostre risorse per affrontarlo al meglio. Come accogliamo il cambiamento? Lo viviamo come dono, come opportunità o è solo una fatica? Nella logica del dono accogliere il cambiamento ci consente di vivere il cambiamento come una nuova esperienza, nuova opportunità. La cosa più importante è cogliere la complessità del cambiamento: se cadiamo nel pensiero dicotomico “o bene o male” non viviamo l’esperienza del cambiamento. Accogliendo le emozioni, ascoltando la classificazione della mente piacevole/spiacevole, possiamo vivere appieno le nostre emozioni e la nostra vita. Quando un cambiamento viene vissuto con attaccamento a quello che già abbiamo e avversione per ciò che cambia, allora lo viviamo male. Quando ci ascoltiamo e torniamo ad ascoltare il nostro mondo interno, mettiamo a tacere l’ego e riusciamo a comprendere i nostri attaccamenti e ciò che invece ostacoliamo. Ci diamo il permesso di vivere al meglio i cambiamenti. Spesso però il cambiamento ci spaventa. Perché abbiamo paura? Abbiamo paura perché siamo attaccati a ciò che abbiamo e non riusciamo ad affidarci; ci aggrappiamo a quelle che ci illudiamo che siano certezze, vogliamo cristallizzare la vita per stare più tranquilli. Ma la vita cambia di continuo e noi spesso non siamo disponibili ad accettarlo. Relazionarsi al cambiamento vuol dire anche avere una visione del futuro, facendo i conti con le aspettative, le pretese che si creano e anche con la capacità di sognare e immaginare realizzati i nostri sogni.
Episodio 233 – Convinzioni e paure: come gestirle?

Episodio 233 – Convinzioni e paure: come gestirle?

Quali convinzioni ci sono dietro le nostre paure? Spesso ad alimentare le nostre paure sono proprio le convinzioni che abbiamo riguardo noi stessi, gli altri e la vita. Questi pensieri, veri e indiscutibili per noi, finiscono per incastrarci e così non riusciamo ad affrontare le paure. Escludendo le paure utili, quelle necessarie, la maggior parte nostre paure sono inutili, limitanti e disfunzionali, perché non ci permettono di vivere la vita pienamente. E dietro queste paure inutili e dannose, ci sono delle convinzioni. La tendenza sarebbe quella di voler evitare quei pensieri, quelle convinzioni che ci sono dietro le nostre paure, ma non si possono evitare le convinzioni. Le convinzioni, piuttosto, vanno indagate, ricercate per essere conosciute. Una volta indagate le nostre convinzioni, possiamo ritornare alla razionalità, ai dati di realtà per poter gestire gli impulsi della paura. Una strategia utile in questo senso potrebbe essere quella di prendere le misure alla paura, andando verso ciò che ci spaventa in maniera graduale. Un altro passaggio fondamentale è comprendere che non sempre è importante risolvere tutte le nostre paure. A volte basta imparare a stare con le paure e viverle proprio come un luogo di passaggio in cui stare per poi poterle affrontare. Le paure sono delle emozioni, mentre le convinzioni sono dei pensieri e entrano in relazione tra loro in questo modo: il pensiero crea un’immagine che attiva una emozione. In questo meccanismo spesso noi andiamo poi ad alimentare le emozioni costruendo nuovi pensieri. E diamo vita ad un circolo. Per poter interrompere questo ciclo e smettere di vivere costantemente nella paura possiamo mandare avanti il film delle nostre paure. Ho paura di…manda avanti il film. Che succede? E infine confrontare le paure con quelli che sono i dati di realtà. La paura principale nascosta dietro le nostre paure è la paura della sofferenza. Quando iniziamo a stare nel flusso e a stare nelle nostre emozioni, nelle nostre paure, smettiamo di credere di poter evitare la sofferenza.
Episodio 232 – Affrontare la paura oltre le convinzioni

Episodio 232 – Affrontare la paura oltre le convinzioni

Come possiamo gestire le nostre paure al meglio? Spesso non riusciamo ad affrontare le nostre paure perché siamo bloccati dalle convinzioni che abbiamo riguardo noi stessi e le nostre capacità di gestire la paura. Cosa possiamo fare per lavorare con le nostre convinzioni e superare le nostre paure? Esistono le paure naturali e le paure che nascono dalla mente. Le paure naturali riguardano l’incolumità (per es. l’altezza); tutto ciò che invece non è legato all’incolumità è una proiezione di queste paure naturali, è una copia della mente delle paure naturali (per es. paura del giudizio, di non piacere, di rimanere soli, di essere abbandonati, etc.). La mente ce le fa passare per paure reali. Cosa alimenta le paure? Una convinzione. Tutte le paure più grandi hanno dietro una convinzione, ossia un pensiero a cui diamo valore di verità. Rintracciare le convinzioni che sono dietro le paure è un passo molto importante per poter iniziare ad affrontare la paura. Come possiamo trovare queste convinzioni? Ecco una pratica utile. • Individua una paura: ho paura di… • Manda avanti il film: ho paura di…perché se accade… Ciò che emerge da questa semplice pratica sono le convinzioni dietro le paure. Una volta individuate le nostre paure e mandato avanti il film ci renderemo conto del gioco della mente che cristallizza i momenti e amplifica in questo modo la paura, generando convinzioni che poi ci bloccano. Quando invece affrontiamo la vita, la paura scompare.