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La qualità della tua vita dipende dalla relazione con ciò che ti circonda

La qualità della tua vita dipende dalla relazione con ciò che ti circonda.

Ci hai mai fatto caso?
Dal cibo che consumiamo a pranzo, all’amico che ci chiama al telefono per sapere se stiamo
bene, dal seme che abbiamo piantato in giardino al pensiero del problema con la macchina,
tutto ciò che ci circonda è in relazione con noi.

Siamo in relazione con tutti coloro con cui entriamo in contatto e con tutto ciò che ci circonda:
con gli oggetti che utilizziamo quotidianamente, con le persone che incontriamo, e non solo:
siamo in relazione anche con quello che sentiamo e proviamo dentro di noi.

Le parti di cui siamo fatti, sono in relazione tra loro e in relazione con gli altri. Il modo in cui ci
relazioniamo con gli altri, condiziona il rapporto che abbiamo con noi stessi e viceversa.
Il modo in cui lo facciamo con noi stessi si intreccia con il rapporto che abbiamo con il tempo,
con il modo in cui leggiamo gli eventi della nostra vita e gli attribuiamo determinati significati.

Proprio perché siamo immersi nelle relazioni è importantissimo imparare a conoscerle e a
prendersene cura per aumentare il nostro benessere: è la relazione che abbiamo con il nostro
mondo determina la qualità della nostra vita.

Sono tre le relazioni fondamentali di cui occuparsi per curare il proprio benessere:
La relazione con se stessi. Quante volte ti sei chiesto: “chi sono io? Chi sono io
veramente?” Per poter rispondere a questa domanda fondamentale per ogni essere
umano è necessario imparare ad occuparsi della relazione con se stessi. Quante parti ci
sono dentro di me? Quali sono le mie emozioni? Perché spesso mi blocco in pensieri e
reagisco sempre allo stesso modo?

La relazione con l’altro. Siamo sempre in relazione. Con noi stessi e con gli altri. Le
relazioni possono essere un terreno di scontro, velenoso e distruttivo. Oppure, al
contrario, possono essere per noi un’opportunità, una palestra per imparare a
conoscerci meglio e ad essere più felici. Curare la relazione con l’altro significa
innanzitutto divenire consapevoli che ognuno di noi è parte attiva nell’andare nell’una o
nell’altra direzione. Questo ci consente di scegliere che relazioni vogliamo coltivare.

La relazione con il tempo. La nostra storia è la nostra compagna di viaggio. Siamo noi a
decidere però qual è il suo ruolo: ha il ruolo di una zavorra che ci rallenta e ci impedisce il
cammino? Oppure corre avanti a noi e noi fatichiamo a starle dietro? Passato e futuro
possono impedirci di star bene se non impariamo a gestire la relazione che abbiamo con
essi. E il presente? Il presente è l’unico momento che esiste. Accoglierlo significa vivere
pienamente.

Ho riflettuto a lungo sulla meccanica di questi tre tipi di relazioni. L’ho fatto affrontando la
relazione con il se, poi quella con gli altri e, infine, condividendo le mie riflessioni con voi nei
per-corsi. Tuttavia, manca ancora un tassello: la relazione con il tempo.

Tra tutte, quella con il tempo è forse la relazione più complicata da gestire. Più di ogni altra
persona o cosa, infatti, è un concetto talmente complesso da sembrare ingovernabile.

Siamo sempre di corsa, conviviamo con la perenne sensazione che il tempo a nostra
disposizione sia sempre troppo poco o, comunque, mai abbastanza. Eppure, il tempo è sempre
lo stesso. Scorre per tutti allo stesso modo e non rallenta né accelera per nessuno di noi.

Mi sono interrogato sul perché di questa relazione così ostile, su come imparare a gestirla e,
infine, sul dove. Da dove partire?

Ho trovato una risposta ed è IL PRESENTE. Il presente è il tempo…è l’unico momento che esiste,
che c’è, qui e ora. Il presente è un dono.

Per questo motivo, giorno 27 Ottobre, presenterò un nuovo per-corso dedicato al presente e
all’importanza di allenarsi a frequentarlo per fare davvero la differenza nella nostra vita.
Imposta il reminder su Google Calendar per ricordarti della data di lancio del per-corso.

Clicca qui per aggiungere l’evento a Google Calendar

Antonio Quaglietta, relazioniamoci.it