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Tu chiamala se vuoi…Emozione

Esploriamo una nuova fondamentale tappa del nostro percorso di Sviluppo Personale (vedi Post sulla Crescita Personale)

A chi non è mai capitato…durante una giornata apparentemente tranquilla e magari proprio in un momento di relax, improvvisamente ci sentiamo mancare il respiro, il battito cardiaco accelerato, i pensieri che corrono veloci. Abbiamo la sensazione che tutto ci stia fuggendo di mano!

Sentiamo il bisogno di trovare una soluzione immediata ma la nostra testa è come vuota e in noi subentra quella terribile paura di perdere il controllo!

Cosa ci sta succedendo?

Stiamo semplicemente provando un’emozione naturale e universale molto simile alla paura, che per quanto possa essere uno stato di tensione spiacevole, senza un motivo evidente, ha la funzione di proteggerci dalle minacce esterne o interne preparandoci all’azione, attraverso risposte di difesa organiche (ad esempio mancanza di respiro, battito cardiaco accelerato) o psicologiche (sensazione di paura).

Noi tutti proviamo emozioni. Ci capita di essere arrabbiati quando litighiamo con qualcuno, di provare paura per un colloquio di lavoro importante…o magari quando dobbiamo andare dal dentista! In questo caso la spiacevole tensione emotiva di paura è costruttiva e utile perché ci restituisce l’energia necessaria per affrontare proprio ciò che temiamo.

Il piccolo problema è che non sempre la causa delle nostre emozioni è facilmente identificabile.

Succede, a volte, di provare paura per qualcosa senza riuscire a identificarne il motivo. Quando, infatti, le cause non sono esterne, spesso si trovano nel nostro intimo in forma di immaginazioni, ricordi…o significati che diamo ad un evento o ad una persona che non sempre riusciamo a identificare.

Ci capita così di essere arrabbiati o di trovarci giù di corda senza saperne il perché. Questo spiacevole stato di tensione emotiva simile alla paura, deve quindi rappresentare per noi un campanello d’allarme.

Vediamola così, c’è un “amico interiore” che chiede di fermarci perché c’è qualcosa che non va, qualcosa che è nascosto dentro di noi!

E’ necessario, quindi, dare ascolto a queste spiacevoli sensazioni, in modo da evitare che un’opportunità di crescita rappresentata da un nostro stato emotivo possa trasformarsi in comportamenti di chiusura verso noi stessi e la nostra vita, pur di tenere sotto controllo le forti angosce che attanagliano la nostra mente!

Chiederci cosa ci stia succedendo, interrogare i nostri desideri e i nostri bisogni…ma soprattutto ricordarci che le emozioni fanno parte di noi…imparando a riconoscerle e quindi a gestirle, potrebbe allora essere un primo passo per non averne più paura!

Perché siamo umani…e non possiamo “sentire” la vita senza sentire emozioni!

A proposito, dimenticavo: vi state chiedendo quale sia il nome di questo terribile stato emotivo?

Si chiama Ansia…e non è una malattia…non si cura… si riconosce, si ascolta, si gestisce! 

 

Per approfondire: Ansia e sintomi ansia