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Sai programmare la tua mente inconscia?

Riprendiamo il nostro percorso di Sviluppo Personale.

Come tutti ormai sappiamo, la maggior parte delle nostre reazioni, delle nostre azioni, dei nostri risultati, di ciò che facciamo o non facciamo, dei nostri pensieri, di ciò che emotivamente proviamo non è frutto di una scelta razionale, della nostra mente logica, della nostra cosiddetta “parte razionale” ma della nostra “mente inconscia”.

La mente inconscia è quella parte di noi che contiene tutti i dati, non immediatamente disponibili alla coscienza ma immagazzinati, che determinano gran parte di ciò che siamo.

L’antipatia e la simpatia, l’attrazione o la repulsione, il pianto o la risata, l’innamoramento… sono sensazioni ragionate e decise?

Direi di no. Sono reazioni emotive, spontanee, a pelle… inconsce.

Perché, però, spesso la nostra parte inconscia non va nella direzione che noi vorremmo?

Quante volte ci ritroviamo a fare o pensare l’esatto opposto di ciò che razionalmente riteniamo valido?

Beh le risposte sono ovviamente tante ma iniziamo a vedere le piccole grandi cose utili da sapere per il nostro percorso di sviluppo personale.

Come sempre, sono le domande giuste il nostro primo strumento indispensabile.

Come possiamo comunicare bene con la nostra mente inconscia e farcela amica?

Che linguaggio parla la mente inconscia?

Semplice il linguaggio dei sogni!

La mente inconscia non comunica tramite ragionamenti, logica, statistica ma con semplici immagini.
I sogni sono fatti di immagini, suoni e sensazioni, come il pensiero. Le regole di questo linguaggio sono semplici:

  1. Non vede ciò che è astratto
  2. Ciò che non può visualizzare non lo riconosce.
  3. Ciò che visualizza anche se lo neghi lei lo vede (vedi post su mente inconscia e negazione)
  4. Ciò che vede tende a realizzare (vedi post sulla realizzazione degli obiettivi)

Niente si realizza prima che sia stato un sogno.

Sognare, immaginare vuol dire costruire delle immagini chiare e definite.

La capacità di visualizzare con la nostra mente è fondamentale per programmare letteralmente noi stessi e permetterci di:

  • Pre-vedere nuovi obiettivi,
  • Agire nuovi comportamenti,
  • Acquisire nuove capacità
  • Motivarci all’azione

L’importante è, però, parlare il linguaggio “giusto”, in altre parole, un linguaggio concreto che mi permetta di visualizzare chiaramente ciò che voglio.

Proviamo:

Visualizza una casa…un bicchiere…una sedia.
Nella tua mente hai avuto tre immagini di questi tre oggetti. Questi sono, infatti, concreti: hanno caratteristiche fisiche precise, una forma, un colore, una grandezza, etc.

 

Visualizza la professionalità…il rispetto…la felicità.
Nella tua mente non puoi avere un’immagine definita di queste tre cose…perché queste sono astratte; non hanno caratteristiche fisiche precise, una forma, un colore, una grandezza etc.

Ricorda ora la terza regola della mente inconscia: Ciò che non può visualizzare, non lo riconosce.

Quando inseguo concetti astratti come il rispetto, la felicità, l’amore… se non trovo i rispettivi risvolti concreti visualizzabili e realizzabili, sono destinato spesso a delusione e fallimento.

L’argomento è abbastanza complesso, facciamo così ti offro due video “live” (tanto live da vere il telefono che squilla bello forte) di un corso di Sviluppo Personale con:

  • un esercizio pratico che ti aiuterà a sperimentare la differenza tra linguaggio astratto e concreto
  • una breve trattazione dell’impatto dei due linguaggi nella comunicazione con gli altri.

dopo averli visti lascia un commento e apriamo una discussione sull’argomento, sarò felice di approfondire e rispondere a tutte le vostre domande.

A prestissimo!

Splendida giornata a te!