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Puoi fare molto di più per essere felice!

Riprendiamo il nostro percorso di Sviluppo Personale!

La motivazione personale (Vedi post sul raggiungimento degli obiettivi) è fondamentale e si può ottenere sempre di più ed essere molto più felici! Vuoi scoprire come?  Tutto è già scritto nelle storielle popolari:

Un giorno arrivò un nipote cui Vincenzo era molto affezionato e che aveva visto crescere. Armando aveva appena finito i suoi esami annuali all’università ed essendo all’ultimo anno stava preparando la tesi di laurea. Corso dallo zio, al porto, lo salutò frettolosamente e gli chiese di posare subito il libro e dargli il massimo dell’attenzione. Era eccitato e ansioso di comunicargli qualcosa di favoloso.

Zio Vincè…ascoltami ora ho capito…dopo tutti questi anni di studio ho capito! Io mi sto laureando in economia, lo sai vero?”

Sì Armandì…e sono contento

Aspetta aspetta…ascolta ho capito tutto

Tutto cosa Armandì?”

“Ho capito come funziona…il mercato, il marketing, la gestione d’azienda…”

“Scusami Armandì ma io sono ignorante…che vuoi dire?”

“Zio ascoltami questi sono concetti complicati, però mo cerco di farteli capire perché tu puoi fare un sacco di cose se mi ascolti. Allora, senti bene e pensaci: tu ora compri due cassette di pesce ogni mattina e hai già i tuoi fornitori e i tuoi clienti…”

“Sissignore Armà, ho gli amici pescatori e gli amici delle locande…e quindi?”

“Puoi espandere il mercato…aspetta mo ti spiego tutto: tu compri due cassette a 10 euro e le vendi a 30 euro, per fare un esempio… giusto?”

“Sissignore, giustissimo!”

“Ok! Coi 20 euro che guadagni tu mangi e dormi e te li spendi giusto?”

“Sissignore Armà, pago la pensione, pranzo cena, il giornale…e qualche altra cosuccia che non mi faccio mancare…e allora?”

“Aspetta aspetta…seguimi eh: se tu sfrutti meglio le tue risorse, e facendo un buon marketing…puoi ottenere dei risultati eccellenti e puoi acquisire nuove quote ed espandere il mercato”

“Non ti seguo Armà…”

Zio te lo spiego facile facile: tu domani compri tre cassette al posto di due. Le vendi. Guadagni 50 euro, 10 li spendi per te e 40 li usi il giorno dopo per comprare ancora più pesce. La mattina cerchi nuovi clienti. Lo vendi e fai 80 euro…e il giorno dopo ne compri sempre di più…e giri tutti i ristoranti della zona e lo vendi…capisci?”

“Sissignore Armandì…e poi che faccio?”

“Poi zio, fai tanti soldi e qui ti puoi aprire una pescheria tutta tua…mi spiego”

“Sissignore Armandì…e poi…poi che faccio?”

“Poi ti aiuto io…con il marketing…facciamo un brand…una firma zio…una marca! Un marchio tutto tuo che ti distingue sul mercato…e apriamo altre pescherie in altri posti…si chiama Franchising…”

“Franch chee? Io non le so queste cose Armandì…ma fammi capì, io poi che faccio?”

“Poi ti compri una macchina grossa e giri tutte le tue pescherie per controllare che i tuoi operai lavorano bene…devi stare attento tu al tuo impero zio…mi spiego?

“Sissignore Armandì…ma non ho capito poi che faccio?”

“beh zio poi fondi una bella S.p.a….una società per azioni e metti dei manager che badino a tutto loro…e fra una ventina d’anni…massimo trenta…ti puoi mettere tranquillo, te ne stai al mare tutto il giorno, e finalmente ti puoi godere la vita!”

“Armandì…solo na domanda: ma perché adesso io che sto facendo??”

Prologo della storia:

“C’era un uomo che viveva in una piccola città di mare. La mattina prestissimo andava al porto ad aspettare le barche che tornavano dalla nottata di pesca e comprava per pochi soldi due cassette di pesce freschissimo. Sceglieva con cura gli animali migliori, per lui tutto era fondamentale nella scelta: dimensioni, colore delle squame, peso, dilatazione della pupilla, odore. Era un vero intenditore. Finita la sua compera mattutina portava il pesce ai suoi clienti di fiducia che erano piccole trattorie da cui si fermava a fare colazione e in cui alternava il pranzo e la cena. Fatta la sua consegna, bevuto il suo caffè e scambiate due chiacchiere con gli amici, correva per circa un’ora sulla spiaggia respirando a pieni polmoni l’aria fresca della mattina e godendosi la vista del mare con il sole che si alza nel cielo.

Quando poteva amava tuffarsi a mare alla fine della corsa e nuotare un po’. Il resto della giornata scorreva stando al porto con la sua canna da pesca, i libri che prendeva gratis alla biblioteca comunale, e lo scambio di idee con conoscenti ed amici. Aveva una camera fittata da anni in una pensione in cui dava anche una mano per la manutenzione. Le sue due cassette quotidiane di pesce gli permettevano di pagare il fitto con regolarità, mangiare bene ciò che lui stesso aveva scelto, comprare un quotidiano tutte le mattine e permettersi persino la carta e le penne per annotare i suoi pensieri.

Non aveva un logo…non firmava…non controllava il suo impero…per tutti era solo Vincenzo…Vincenzo del porto.

 Splendida Giornata a te!