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Crescita personale: Il potere del perdono

Ciao, bentrovato a questo nuovo appuntamento del nostro viaggio nel mondo della crescita personale. Oggi entriamo nell’universo delle nostre emozioni profonde parlando di perdono.
Per comprendere pienamente il potere del perdono e cosa precisamente significa perdonare è utile porsi qualche domanda iniziale:

Come stai quando provi rabbia, rancore, odio?

Come stai quando provi gioia, serenità e pace?

Credo che le risposte siano alquanto scontate. Le prime emozioni producono malessere, le seconde benessere.

Le emozioni hanno un’altra caratteristica fondamentale, si accumulano e si radicano dentro di noi costruendo veri e propri accampamenti stabili nel nostro cuore. Quando per troppo tempo il nostro cuore è abitato da emozioni “negative” il nostro benessere di fondo è sempre più difficle da mantenere.

Tutto questo però molto spesso avviene sotto la soglia della nostra consapevolezza e noi percepiamo solo le conseguenze, irritabilità, accessi di rabbia frequenti, insoddisfazione, vuoto, debolezza e mancanza di gioia, ignorandone le cause.
Il perdono, in questo processo, occupa un ruolo fondamentale poichè è una azione potente per riportare la calma nella burrasca delle nostre emozioni.

 

Partiamo da un punto fondamentale, lungi dall’essere perfetti, siamo tutti umani ovvero destinati, nelle nostre relazioni quotidiane, a commettere piccoli grandi errori. Ogni giorno, con i nostri comportamenti, deludiamo noi stessi e gli altri e siamo delusi da noi stessi e dagli altri. Proviamo a prendere questo come un punto inevitabile, una certezza:

Siamo tutti perfetti… nella nostra umana imperfezione!  

Conviene vederlo, accettarlo, impegnandoci a migliorare continuamente e a rendere sane e vere le nostre relazioni con noi stessi, gli altri, il mondo.

Per perdonare occorre dunque:

  • Comprendere che gli errori sono inevitabili per ognuno di noi
  • Vedere con chiarezza i nostri errori e quelli altrui
  • Abbandonare una posizione di giudizio e condanna
  • Sentire che il perdono è un atteggiamento costruttivo soprattutto per chi lo mette in atto
  • Saper prendersi cura delle proprie ferite

 

Ogni sopraffazione, delusione, equivoco, o incomprensione, nella relazione con noi stessi e con gli altri, ci procura delle ferite che, se lasciate a se stesse, producono emozioni negative, chiusura, distacco.
Immagina ora quante piccole e grandi ferite hai accumulato nella tua vita e accumuli quotidianamente…tantissime!
Se non le curi, quanta spazzatura emotiva si ammassa dentro di te?
Perdonare se stessi e gli altri è, appunto, un modo per curare queste ferite riportando benessere e vitalità dentro di noi.

Un altro punto fondamentale è che il perdono è un atto intenzionale, spesso difficle ma intenzionale. Non si perdona spontaneamente; quando diciamo che perdoniamo automaticamente significa che stiamo accantonando la nostra ferita, stiamo congelando il dolore derivato, stiamo rimuovendo e ignorando ciò che ci hanno fatto. Tutto ciò che sembra cancellato continua, però,  a esistere e a produrre conseguenze, sotto la soglia della nostra consapevolezza.

Perdonare non è dimenticare o cancellare ma affrontare il male che ci siamo o ci hanno fatto…curando le ferite prodotte!

Il perdono è un processo non una azione immediata e possiamo distinguere delle fasi o passi necessari al perdono autentico:

  1. Decidere di perdonare e volerlo davvero
  2. Vedere con chiarezza e distacco ciò che abbiamo o ci hanno fatto
  3. Sentire il dolore che queste ferite producono
  4. Comprendere che non possiamo tornare indietro o cancellare gli eventi
  5. Accettare che non a tutto c’è un motivo, una causa unica logica e razionale.
    Ostinarsi a voler comprendere razionalmente tutto prima di perdonare è spesso un ottimo modo di non perdonare. A volte dobbiamo accettare che esiste un momento di cattiveria gratuita, un motivo talmente profondo e personale in chi ci ha ferito che può sfuggire alla nostra comprensione.
  6. Sentire che è un atto fondamentale per il nostro benessere e la nostra crescita; perdonare migliora la nostra vita al di là di quella di chi ci ha ferito
  7. Vivere il per-dono come un atto di amore. Si perdona gratuitamente, per-dono non per ottenere qualcosa in una relazione.

 

Rimandando a un post successivo i moltissimi approfondimenti possibili su questo fondamentale tema, desidero lasciarti con tre chiarimenti spesso richiesti sul perdono e con un esercizio pratico.

 

Tante persone mi chiedono se:

Per perdonare non è necessario che chi ci ha ferito ci chieda scusa e chieda il nostro perdono?

Qui distinguiamo due tipi di perdono

  1. il perdono personale 
    è interno e ci permette di tornare in pace con noi stessi e di non accumulare le conseguenze della ferita dentro di noi; questo non ha bisogno della partecipazione attiva dell’altro.
  2. il perdono relazionale
    che sana delle ferite tra persone e permette a una relazione di crescere ed evolvere; questo ha bisogno del riconoscimento da parte di entrambi del male e della ferita prodotta, di scuse sincere e rischiesta di perdono
    .

 

Perdonare significa permettere all’altro di continuare a farci del male?

Assolutamente no, perdonare significa anche apprendere e capire se chi ci ha fatto male può rifarlo. in questo caso alzare le giuste difese o allontanare chi può farci del male per preservarci è una sana e legittima decisione.

Come mai riesco a perdonare facilmente tutti ma non me stesso/a?

Perdonare se stessi appare spesso più difficle ma sinteticamente possiamo dire che quando non riusciamo a perdonare noi stessi il perdono che crediamo di concedere agli altri non è vero perdono ma paura di rimanere soli e dunque “cancellazione” del male che ci viene fatto. Noi amiamo gli altri nella misura in cui amiamo noi stessi… se vogliamo imparare il vero perdono iniziamo da noi.
Bene passiamo all’azione!

Esercizio pratico di perdono:

Attenzione, per inziare, scegli una situazione in cui hai ricevuto o fatto un male leggero, qualcosa che puoi perdoare o perdonarti facilmente.

  1. Prendi un po’ di tempo per stare da sola/o
  2. Vedi chiaramemnte e ripercorri la situazione in cui ti sei procurata/o o ti hanno fatto del male
  3. Senti il dolore che questa ferita ti ha procurato
  4. Decidi con tutto, ragione e cuore, di donare il tuo perdono
  5. Vedi , nella tua mente, la persona che ti ha ferito o te stesso di fronte a te. Abbraccialo/ti e ad alta voce dici “Io ti perdono!“. Rimani un po’ così, in contatto con te e con l’altro, vivendo pienamente questo momento.
  6. Senti quanti nodi si sciolgono in te e nota con attenzione quali emozioni positive si sviluppano

 

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Ti auguro una splendida giornata!

Antonio