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Allenare la mente alla comunicazione: l’ascolto attivo (prima parte)

Bentrovato in questa nuova tappa del nostro viaggio nel mondo della crescita personale, oggi parliamo di una delle abilità comunicative fondamentali che, allenando la nostra mente, possiamo decisamente migliorare: l’ascolto attivo.

Pensiamoci bene, alleniamo davvero poco la mente ad accrescere le nostre capacità relazionali e comunicative. 

Vi offro la prima parte di un ottimo articolo scritto da due amici Rosaria Foglia e Gianuario Fiore, ditemi cosa ne pensate.
Buona lettura!

 

 

Allenando la mente scoprirai che,
Quando l’orecchio si affina diventa un occhio.” Rumi, poeta e mistico persiano del XIII secolo

 

L’allenamento della mente all’Ascolto Attivo ti apre la strada per raggiungere la soddisfazione e il successo nella vita privata e professionale.

Nel processo di comunicazione la capacità di ascolto rappresenta una condizione essenziale per conoscere in modo più approfondito i diversi soggetti sociali con i quali si comunica, per entrare in contatto con le loro specifiche esigenze. La possibilità di capire e di farsi capire aumenta se si attivano processi comunicativi bidirezionali all’interno dei quali gli obiettivi, le percezioni e gli intersessi dei diversi interlocutori possano ricevere tutti ascolto e riconoscimento. Nel processo di comunicazione su un rischio la capacità di ascolto rappresenta una condizione essenziale per conoscere in modo più approfondito i diversi soggetti sociali con i quali si comunica, per entrare in contatto con le loro specifiche esigenze.

Generalmente, quando pensiamo al concetto di comunicazione ci riferiamo molto spesso all’attività del parlare, dimenticando quella dell’ascoltare che è altrettanto importante.

Eh sì, LA COMUNICAZIONE E’ UNA STRADA A DUE SENSI!!

Vi è mai capitato, in alcune occasioni di aver ascoltato qualcuno e dopo che lui o lei ha finito di parlare vi siete resi conto di non aver la minima idea di quanto è stato detto?

In questa situazione possiamo dire piuttosto di aver udito ma non ascoltato.

Possiamo distinguere quattro tipi di ascolto:

ASCOLTO PASSIVO

E’ un tipo di ascolto inefficace, si riscontra quando si odono parole ed esse entrano in un orecchio ed escono dall’altro.

ASCOLTO SELETTIVO

L’ascolto più comune, si riscontra quando si sente solo quello che si vuole sentire, ossia si filtra il messaggio.

 

ASCOLTO RIFLESSIVO

Pone attenzione a tutto il messaggio, viene utilizzato per chiarire quanto viene detto. Lo scopo è di rinviare a chi parla quanto sta dicendo consentendogli di ottenere una nuova prospettiva su quanto ha comunicato in modo verbale o non verbale, dovrebbe aiutare a capire le idee, le frustrazioni i problemi degli altri senza esprimere giudizi. Nell’ascolto riflessivo chi ascolta è una cassa di risonanza di chi parla l’ascoltatore riflette, come uno specchio, le idee dell’interlocutore e lo aiuta ad affrontare il problema spesso più emotivo.

ASCOLTO ATTIVO

E’ un metodo per migliorare la capacità di ascolto; è un feedback su quello che si è appena ascoltato che il ricevente dà alla sua fonte di comunicazione.

L’ascoltatore risponde a chi parla basandosi su quanto ha compreso del messaggio che gli è stato inviato. In questo caso si parla anche di riformulazione. La riformulazione è una tecnica comunicativa che consiste nel ridire ciò che l’altro ha appena detto utilizzando le stesse parole o in maniera più concisa con termini pressoché identici, non aggiungendo nulla di proprio al contenuto, evitando in tal modo l’interpretazione.

Attraverso la riformulazione si può ottenere l’accordo da parte della persona e la persona ha la conferma di essere stata ascoltata. Nella comunicazione è fondamentale saper ascoltare, ovvero essere centrati l’interlocutore e sulle sue esigenze. Ma non basta, occorre qualcosa di diverso: bisogna saper ascoltare attivamente.

Gianuario Fiore e Rosaria Foglia

Ora passa alla pratica, alleniamo davvero la mente a nuove e varie modalità. Nei prossimi giorni:

  • poni attenzione, nelle varie situazioni della tua giornata in cui parli con qualcuno, quale tipo di ascolto tendenzialmente adotti.
  • Facci sapere quale o quali delle tipologie di ascolto sei solito utilizzare. 
  • Inizia ad allenare la mente alle altre tipologie specialmente all’ascolto attivo.

 

Nella seconda parte dell’articolo vedremo bene come fare!

Splendida giornata a te!

Antonio