Sentimenti e relazioni: la struttura dell’amore

Volersi bene e amare se stessi

Volersi bene e amare se stessi sappiamo tutti che è fondamentale.
Ma come ci si vuole bene, come si può amare se stessi.
Se ci rifacciamo alle tradizioni sapienziali, alla spiritualità, anche a memoria conosciamo la frase: ama il prossimo tuo come te stesso, e siamo abituati a ripeterlo, ma non a incarnarlo.
sapere come amare se stessi è il vero tesoro da scoprire.

E che vuol dire incarnarlo? Vuol dire come volersi bene e amarsi. Concretamente significa renderci conto che noi possiamo amare un’altra persona, anche nostro figlio, nel modo in cui ci amiamo. L’amore che proviamo per l’altro è uno specchio della nostra reale capacità di amare noi stessi.

Ma se siamo una persona, che vuol dire amare noi stessi? Come possiamo volerci bene?
Vuol dire innanzitutto capire che dentro di noi abbiamo un mondo che è fatto di parti che spesso tendono verso direzioni molto diverse. Vendendo e accettando ogni singola parte di noi iniziamo ad amarci a voler bene a noi stessi.
Nel video, estratto da un seminario sulla comunicazione non violenta, Antonio Quaglietta, psicologo relazionale, mostra le capacità fondamentali che ci permettono di raggiungere questo grande traguardo concreto, sviluppare la capacità di mare se stessi e di volersi bene.
Esercitandosi ad applicare la comunicazione non violenta di Rosemberg, con il nostro mondo interno possiamo davvero sviluppare una modalità pratica e quotidiana di volersi bene.
L’amore per sé diventa così una pratica e non un sentimentalismo astratto da inseguire.

Sentimenti e relazioni:
la struttura dell’amore

Volersi bene e amare se stessi

Volersi bene e amare se stessi sappiamo tutti che è fondamentale.
Ma come ci si vuole bene, come si può amare se stessi.
Se ci rifacciamo alle tradizioni sapienziali, alla spiritualità, anche a memoria conosciamo la frase: ama il prossimo tuo come te stesso, e siamo abituati a ripeterlo, ma non a incarnarlo.
sapere come amare se stessi è il vero tesoro da scoprire.

E che vuol dire incarnarlo? Vuol dire come volersi bene e amarsi. Concretamente significa renderci conto che noi possiamo amare un’altra persona, anche nostro figlio, nel modo in cui ci amiamo. L’amore che proviamo per l’altro è uno specchio della nostra reale capacità di amare noi stessi.

Ma se siamo una persona, che vuol dire amare noi stessi? Come possiamo volerci bene?
Vuol dire innanzitutto capire che dentro di noi abbiamo un mondo che è fatto di parti che spesso tendono verso direzioni molto diverse. Vendendo e accettando ogni singola parte di noi iniziamo ad amarci a voler bene a noi stessi.
Nel video, estratto da un seminario sulla comunicazione non violenta, Antonio Quaglietta, psicologo relazionale, mostra le capacità fondamentali che ci permettono di raggiungere questo grande traguardo concreto, sviluppare la capacità di mare se stessi e di volersi bene.
Esercitandosi ad applicare la comunicazione non violenta di Rosemberg, con il nostro mondo interno possiamo davvero sviluppare una modalità pratica e quotidiana di volersi bene.
L’amore per sé diventa così una pratica e non un sentimentalismo astratto da inseguire.