Approfondimenti

Scelta o dovere: scegliere o subire?

Scelta o dovere: scegliere o subire?

Molto spesso ci capita di vivere la nostra scelta come un dovere. E quindi pensiamo di subire e non di scegliere realmente ciò che facciamo. Perchè?

Siamo blocca nel ‘devo’ e nel ‘non posso’. Questi sono degli obblighi che ci diamo per rispondere a delle regole precise che abbiamo ricevuto da bambini. Ma se c’è un obbligo ci deve essere un’autorità (qualcosa o qualcuno) che mi impedisce di fare il contrario della regola. Per i bambini, però, è necessario ricevere delle regole, perchè si formino i loro comportamenti.
Da adulti il discorso cambia.
Da bambini riceviamo delle regole. Il problema è che esiste una linea temporale e quindi se noi ci portiamo quelle imposizioni anche da adulti che cosa stiamo facendo? Stiamo reagendo in modo acritico, cioè stiamo rispondendo a qualcosa che abbiamo acquisito in una fase in cui era utile senza pensare da adulti.
Ogni ‘devo’ e ogni ‘non posso’ se non sono trasformabili in ‘scelgo’ diventano un macigno che provoca malessere. Fare una scelta, non per dovere, ci dà molta più libertà. Invero, scegliamo sempre, anche quando siamo convinti di subire, di non avere scelta.
Se rispondiamo in maniera acritica ad una regola la stiamo subendo, poichè dietro c’è un condizionamento che sta mandando avanti la regola. In realtà è sempre una scelta.
Perchè allora ne facciamo un dovere? Per sentirci vittime.

Quanta libertà c’è nelle tue scelte? Quanto le subisci? Quanto sei consapevole che anche nel dovere c’è la scelta?
Fammi sapere nei commenti,
Antonio


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Scelta o dovere: scegliere o subire?

Scelta o dovere: scegliere o subire?

Molto spesso ci capita di vivere la nostra scelta come un dovere. E quindi pensiamo di subire e non di scegliere realmente ciò che facciamo. Perchè?

Siamo blocca nel ‘devo’ e nel ‘non posso’. Questi sono degli obblighi che ci diamo per rispondere a delle regole precise che abbiamo ricevuto da bambini. Ma se c’è un obbligo ci deve essere un’autorità (qualcosa o qualcuno) che mi impedisce di fare il contrario della regola. Per i bambini, però, è necessario ricevere delle regole, perchè si formino i loro comportamenti.
Da adulti il discorso cambia.
Da bambini riceviamo delle regole. Il problema è che esiste una linea temporale e quindi se noi ci portiamo quelle imposizioni anche da adulti che cosa stiamo facendo? Stiamo reagendo in modo acritico, cioè stiamo rispondendo a qualcosa che abbiamo acquisito in una fase in cui era utile senza pensare da adulti.
Ogni ‘devo’ e ogni ‘non posso’ se non sono trasformabili in ‘scelgo’ diventano un macigno che provoca malessere. Fare una scelta, non per dovere, ci dà molta più libertà. Invero, scegliamo sempre, anche quando siamo convinti di subire, di non avere scelta.
Se rispondiamo in maniera acritica ad una regola la stiamo subendo, poichè dietro c’è un condizionamento che sta mandando avanti la regola. In realtà è sempre una scelta.
Perchè allora ne facciamo un dovere? Per sentirci vittime.

Quanta libertà c’è nelle tue scelte? Quanto le subisci? Quanto sei consapevole che anche nel dovere c’è la scelta?
Fammi sapere nei commenti,
Antonio