Pensieri e mente nelle relazioni

Episodio 228 -Ridurre lo stress con la meditazione

Come ridurre lo stress con la meditazione?

Sono noti da tempo i grandi benefici della meditazione in tante aree della nostra vita. Tra questi, senza dubbio, rientra la gestione e la riduzione dello stress.

In particolare lo stress psicologico provoca in noi un’enorme sofferenza. Si tratta di stress che, poiché cronico, ci tormenta proprio perché si alimenta della continua preoccupazione. La nostra preoccupazione consiste in un’ansia di anticipazione, un’ansia riferita al futuro, che però non è reale: anticipiamo qualcosa che non esiste e proprio per questo non possiamo fermare questa preoccupazione che ci arriva. Questo è il turbinio della mente, che stressa anche il corpo. Il corpo, infatti, non distingue tra quello che succede realmente e quello che noi pensiamo stia succedendo. Spesso, anzi, pensiamo che se non ci preoccupiamo non stiamo dando abbastanza importanza al problema.

Cosa possiamo fare? La pratica di meditazione può aiutarci a ridurre lo stress.
La pratica ci aiuta a vedere le nostre preoccupazioni, la nostra ansia. Occorre fermarsi e osservare cosa succede nel corpo quando proviamo la sensazione di preoccupazione. In questo modo possiamo abbandonare la storia che abbiamo in testa, cioè abbandonare i pensieri che attraversano la nostra mente e che sono generati da uno stato d’animo e che trovano poi una corrispondenza nel corpo. In questo osservare non è necessario cambiare niente, dobbiamo solo studiare ed essere curiosi verso ciò che sta accadendo. Non possiamo prevedere il futuro e pensarci prima è solo inutile e dannoso.
Per riuscire ci vuole pratica, perché ci identifichiamo nei pensieri e nella nostra storia.

Il primo passo è tornare al corpo, perché il corpo è sempre presente. Il corpo è qui.
La mente è lo strumento più grande e potente che abbiamo. Possiamo decidere se utilizzarla per noi o esserne schiavi.

Il secondo passo fondamentale è fare amicizia con il fatto che le cose sono incontrollabili e impermanenti, quindi che cambiano a prescindere dal nostro volere. Provare a controllare ogni cosa e non accettare ciò che c’è può essere fonte di un notevole stress per noi.
Quindi possiamo appressarci alla pratica facendoci due fondamentali domande: qual è la sensazione fisica che proviamo? Qual è la storia dietro a questa sensazione?

Pensieri
e mente
nelle relazioni

Episodio 228 -Ridurre lo stress con la meditazione

Come ridurre lo stress con la meditazione?

Sono noti da tempo i grandi benefici della meditazione in tante aree della nostra vita. Tra questi, senza dubbio, rientra la gestione e la riduzione dello stress.

In particolare lo stress psicologico provoca in noi un’enorme sofferenza. Si tratta di stress che, poiché cronico, ci tormenta proprio perché si alimenta della continua preoccupazione. La nostra preoccupazione consiste in un’ansia di anticipazione, un’ansia riferita al futuro, che però non è reale: anticipiamo qualcosa che non esiste e proprio per questo non possiamo fermare questa preoccupazione che ci arriva. Questo è il turbinio della mente, che stressa anche il corpo. Il corpo, infatti, non distingue tra quello che succede realmente e quello che noi pensiamo stia succedendo. Spesso, anzi, pensiamo che se non ci preoccupiamo non stiamo dando abbastanza importanza al problema.

Cosa possiamo fare? La pratica di meditazione può aiutarci a ridurre lo stress.
La pratica ci aiuta a vedere le nostre preoccupazioni, la nostra ansia. Occorre fermarsi e osservare cosa succede nel corpo quando proviamo la sensazione di preoccupazione. In questo modo possiamo abbandonare la storia che abbiamo in testa, cioè abbandonare i pensieri che attraversano la nostra mente e che sono generati da uno stato d’animo e che trovano poi una corrispondenza nel corpo. In questo osservare non è necessario cambiare niente, dobbiamo solo studiare ed essere curiosi verso ciò che sta accadendo. Non possiamo prevedere il futuro e pensarci prima è solo inutile e dannoso.
Per riuscire ci vuole pratica, perché ci identifichiamo nei pensieri e nella nostra storia.

Il primo passo è tornare al corpo, perché il corpo è sempre presente. Il corpo è qui.
La mente è lo strumento più grande e potente che abbiamo. Possiamo decidere se utilizzarla per noi o esserne schiavi.

Il secondo passo fondamentale è fare amicizia con il fatto che le cose sono incontrollabili e impermanenti, quindi che cambiano a prescindere dal nostro volere. Provare a controllare ogni cosa e non accettare ciò che c’è può essere fonte di un notevole stress per noi.
Quindi possiamo appressarci alla pratica facendoci due fondamentali domande: qual è la sensazione fisica che proviamo? Qual è la storia dietro a questa sensazione?