La comunicazione nelle relazioni

Episodio 215 – Uscire dalle dipendenze con la presenza. Con Fabrizio Giuliani.

Come uscire dalle dipendenze? Come si può allenare la presenza per superare una dipendenza?

Allenare la presenza è necessario per poter gestire al meglio il craving, ovvero il desiderio, che si crea rispetto all’oggetto della dipendenza. Riuscire ad essere presente non significa non avere più desiderio, ma vuol dire non reagire al craving.

Come facciamo ad essere presenti nel craving?
Innanzitutto occorre comprendere che le nostre emozioni, i nostri stati mentali, sono impermanenti e impersonali per loro natura: questo significa che sono passeggeri, che hanno un inizio e una fine. Se non ne siamo consapevoli, però, se non siamo allenati alla presenza, non vediamo l’inizio e la fine di questi stati mentali e ci identifichiamo con essi e con la storia che la mente ci racconta rispetto a questi nostri stati mentali. Se non siamo consapevoli della loro impermanenza, questa storia diventa onnipresente e provocherà in noi emozioni spiacevoli, che avranno effetto sul corpo e che continueranno ad alimentare la storia e si crea un circolo vizioso di pensieri ed emozioni.
Per poter essere presenti è necessario dunque allenare la consapevolezza. In questo modo possiamo iniziare ad agire invece di reagire.

Ognuno di noi ha le proprie dipendenze. Alla base della dipendenza c’è la brama, il desiderio. Nel momento in cui c’è desiderio e ignoranza rispetto agli effetti che questo produce, ecco che proviamo sofferenza.
Cosa fare? Non bisogna distruggere il desiderio, ma vedere come si comporta la mente quando è posta difronte ad una cosa da cui è attratta. E Imparare a decidere. Poiché più cerchiamo di bloccare qualcosa più gli diamo forza. Se quando succede ne siamo consapevoli, non ne siamo più schiavi, perché siamo in ascolto di quello che succede. Non possiamo bloccare la brama. Ma se riusciamo a vederla possiamo scegliere. Lo vediamo e agiamo di conseguenza. Con la consapevolezza e la concentrazione cominciamo a vedere la vera natura delle cose e nell’esperire le cose cominciamo ad avere la saggezza.
Altre due qualità che è necessario sviluppare sono la pazienza e la compassione verso noi stessi: non dobbiamo giudicarci e pretendere di risolvere la nostra dipendenza o le nostre sofferenze in breve tempo.

E tu, come gestisci la tua dipendenza?

La
comunicazione
nelle relazioni

Episodio 215 – Uscire dalle dipendenze con la presenza. Con Fabrizio Giuliani.

Come uscire dalle dipendenze? Come si può allenare la presenza per superare una dipendenza?

Allenare la presenza è necessario per poter gestire al meglio il craving, ovvero il desiderio, che si crea rispetto all’oggetto della dipendenza. Riuscire ad essere presente non significa non avere più desiderio, ma vuol dire non reagire al craving.

Come facciamo ad essere presenti nel craving?
Innanzitutto occorre comprendere che le nostre emozioni, i nostri stati mentali, sono impermanenti e impersonali per loro natura: questo significa che sono passeggeri, che hanno un inizio e una fine. Se non ne siamo consapevoli, però, se non siamo allenati alla presenza, non vediamo l’inizio e la fine di questi stati mentali e ci identifichiamo con essi e con la storia che la mente ci racconta rispetto a questi nostri stati mentali. Se non siamo consapevoli della loro impermanenza, questa storia diventa onnipresente e provocherà in noi emozioni spiacevoli, che avranno effetto sul corpo e che continueranno ad alimentare la storia e si crea un circolo vizioso di pensieri ed emozioni.
Per poter essere presenti è necessario dunque allenare la consapevolezza. In questo modo possiamo iniziare ad agire invece di reagire.

Ognuno di noi ha le proprie dipendenze. Alla base della dipendenza c’è la brama, il desiderio. Nel momento in cui c’è desiderio e ignoranza rispetto agli effetti che questo produce, ecco che proviamo sofferenza.
Cosa fare? Non bisogna distruggere il desiderio, ma vedere come si comporta la mente quando è posta difronte ad una cosa da cui è attratta. E Imparare a decidere. Poiché più cerchiamo di bloccare qualcosa più gli diamo forza. Se quando succede ne siamo consapevoli, non ne siamo più schiavi, perché siamo in ascolto di quello che succede. Non possiamo bloccare la brama. Ma se riusciamo a vederla possiamo scegliere. Lo vediamo e agiamo di conseguenza. Con la consapevolezza e la concentrazione cominciamo a vedere la vera natura delle cose e nell’esperire le cose cominciamo ad avere la saggezza.
Altre due qualità che è necessario sviluppare sono la pazienza e la compassione verso noi stessi: non dobbiamo giudicarci e pretendere di risolvere la nostra dipendenza o le nostre sofferenze in breve tempo.

E tu, come gestisci la tua dipendenza?